L’agoaspirato tiroideo ecoguidato è una procedura ambulatoriale di prelievo citologico (cioè di materiale cellulare o piccole quantità di liquido) che viene eseguito dal radiologo, utilizzando la guida ecografica, mediante l’inserimento di un ago molto sottile all’interno di un nodulo tiroideo
La medesima procedura può essere eseguita nel caso di noduli di pertinenza delle ghiandole salivari (parotide o ghiandola sottomascellare) o nel caso di linfonodi patologici.
L’esame viene eseguito senza anestesia ed è sostanzialmente indolore. Il materiale estratto con l’agoaspirato viene strisciato su vetrini e inviato al servizio di Anatomia Patologica, per l’analisi al microscopio delle cellule prelevate.
L’agoaspirato tiroideo ecoguidato serve a verificare la
natura dei noduli tiroidei e in particolare a escludere la presenza di una patologia tumorale.
È generalmente consigliato (dal radiologo o dall’endocrinologo) a tutti quei pazienti che presentano:
noduli sospetti alla valutazione morfologica ecografica
noduli singoli, in particolare se di elevata consistenza alla palpazione
noduli tiroidei di grandi dimensioni
tumefazioni linfonodali sospette.
Per eseguire l’esame dell’agoaspirato tiroideo ecoguidato, il paziente viene fatto sdraiare in posizione supina sul lettino ecografico, con il capo esteso.
Dopo la disinfezione cutanea, viene posizionata la sonda ecografica con cui sarà possibile seguire l’avanzamento dell’ago fino al bersaglio (il nodulo) prescelto. Il medico prelevatore procede quindi con l’introduzione dell’ago, montato su una siringa che consente l’aspirazione delle cellule tiroidee, in seguito studiate dal patologo.
La procedura dell’agoaspirato tiroideo ecoguidato ha una durata che varia tra i 15 e i 20 minuti.
L’agoaspirato tiroideo ecoguidato non richiede alcuna preparazione specifica.
Per l’esecuzione dell’agoaspirato tiroideo ecoguidato si richiede la sospensione temporanea delle terapie a base di farmaci anticoagulanti.